lunedì 6 agosto 2012

Monti svelato

Adesso lo so.
Adesso ne sono totalmente sicuro: Monti dice cose stupide. Molto stupide. Di una stupidità che  nessun politico di un minimo di spessore era mai riuscito a raggiungere.
Nemesi: dove nessun politico era riuscito, è riuscito il tecnico castiga-politici, ovvero a

sputtanare pubblicamente il giochino democratico.

Forse per stupidità pura. Più probabilmente per pura arroganza. Se ti trattano da Superman in modo spudorato, rischi di crederci e trattare tutti di conseguenza... commettendo errori altrimenti incomprensibili.

Perché?

Perchè noi stiamo vivendo una sceneggiata democratica in cui gli strati dominanti della società hanno compreso perfettamente che la lotta per il predominio economico e politico in una qualsiasi nazione va condotta nel pieno ma formale rispetto delle regole democratiche.
A questo scopo è stato ideato e realizzato di tutto: regole elettorali demenziali, bi-partitismo fasullo, lotta politica molto televisiva e sostanzialmente inesistente, gestione ben accomodata dell'applicazione della legge, finti attacchi alla "casta" e sostanziale tolleranza del malaffare (... aumentata dopo "Mani pulite"), invenzione di una architettura europea demenziale e di una moneta unica insostenibile e via enumerando.
Il tutto, ripeto, mimetizzato dal rispetto formale delle regole stabilite per il bun funzionamento delle democrazie rappresentative, in cui la gran massa degli elettori non determinano di fatto alcuna scelta.

E cosa riesce a fare il furbone? Mostra il gioco vero non davanti agli italiani, di cui molti oramai sanno ma non hanno la forza ed il coraggio di reagire, ma davanti ai tedeschi che fanno ancora finta di credere o più  probabilmente ci credono ancora.

Inopportuno?
Ingenuo?
Naif?
Semplice?

Decidete voi... io intanto cerco di decidere se morire dal ridere o suicidarmi pensando che quello è il tecnico che sta governando l'Italia.

domenica 5 agosto 2012

Ehi, il buon vecchio Marx!

Leggendo il libro di Lunghini (wiki: G. Lunghini) "Conflitto, crisi, incertezza" (vedi: scheda editore) sono incappato (a pag.54) in questa citazione di Marx:

 "...Ora non si trattava più di vedere se questo o quel teorema era vero o no, ma se utile o dannoso, comodo o scomodo al capitale, se era accetto o meno alla polizia. Ai ricercatori disinteressati subentrarono pugilatori a pagamento, all'indagine scientifica spregiudicata subentrarono la cattiva coscienza e la malvagia intenzione dell'apologetica."

Estremamante attuale, non vi pare? Pensate a tutto quanto viene scritto e detto nei mass media che vanno per la maggiore a proposito della crisi, delle sue origini e, soprattutto, dei rimedi proposti.
Ora delle due una: o il mondo non è affatto cambiato dall'anno 1873 (seconda edizione de Il Capiale) o Marx aveva una sorprendente capacità divinatoria.

... propendo per la prima che ho detto!